giovedì 31 marzo 2011

La “trousse a merveilles” di Oscar et Lila

 

Il compleanno del piccolo Romualdo è stata la giusta occasione

per sperimentare un tutorial che mi aveva colpita qualche tempo fa.

Sfogliando le pagine di  E-magdeco, ho riscoperto un marchio di oggetti

di decor per l’infanzia, Oscar et Lila, che offre oltretutto un delicato

tutorial a fine articolo.

Anche se mi è piaciuto quasi immediatamente, in particolar modo

la versione per femminuccia, non sono una che realizza qualcosa

se non serve realmente, ma al momento opportuno mi è tornato utile.

 

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Io non so voi, ma prima di fare un regalo,  ho bisogno di saper se chi lo

riceverà, lo gradirà, almeno un pochino. Quando si tratta di bambini, soprattutto

se sono ancora cucciolotti di quattro anni come in questo caso,

li vedrai stupirsi o gioire solo di fronte ad un nuovo giocattolo.

Ma sappiamo tutti benissimo che con tutti i giochi che ricevono oggi i nostri

fortunati bimbi, si tratterà di uno stupore breve, che forse verrà presto

abbandonato in un cestone.

 

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Del resto sappiamo tutti benissimo che quel che davvero serve ai bambini per

divertirsi, è qualcuno che giochi con loro.

A parte ciò, in questi casi, non sarebbe affatto male far contente anche un po’ le

mamme. Nel senso che bisognerebbe capire (o farselo dire direttamente)

se sono sature di giocattoli e non ne possono più, o se sono già rifornitissime

di abbigliamento, magari perchè c’è vestiario del fratellino più grande, in attesa

di essere sfruttato meglio.

 

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E comunque sia, bisogna capire se, optare per un handmade, può essere apprezzato.

Ok. Sotto questo punto di vista, molte di noi sanno che spesso il fatto a mano può non

ricevere il giusto riconoscimento, soprattutto per chi non sa “come si fa” e pensa che

non ci voglia molto.

( Ma sbaglio o sento un insistente sottofondo di approvazione e

comprensione a questo punto?).

 

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In questo caso sono andata sul sicuro. La mamma di Romualdo è sempre

stata entusiasta dei miei lavori e anche stavolta penso di aver fatto centro.

 

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Comunque, per meglio comprendere l’oggetto, dirò che si tratta di una trousse

portaoggetti per le varie situazioni in cui ci si trova fuori casa con i propri bimbi:

una taschina per un giochino-ino-ino, una per una merendina-ina-ina, una con

cartoncini da colorare (con lo stesso disegno a tema della trousse) e una con delle

gommine colorate. Al centro, tutte in fila, tante matite pastello.

Il tutto meravigliosamente scaricabile in formato pdf con qualcosa da stampare

su carta transfer per poi stirare su tessuto (guai a dimenticarsi di selezionare

l’opzione di “stampa speculare” prima di stampare!)

Bhè si, il tutorial è in francese, però è

piuttosto intuitivo e comunque le misure ci sono tutte.

Un abbraccio e alla prossima. Titti

martedì 29 marzo 2011

Un’amica…da sogno

 

 

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Vi hanno mai regalato un simile bouquet solo per  augurarvi buona primavera?

Eh ma…io ho un’amica davvero unica, che compie gesti unici, in grado di rendere

speciale anche l’inizio di una stagione.

Auguro a tutte di averne una così….

 

 

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martedì 22 marzo 2011

Tenera tenera….

 

Ma quanto siamo ancora fanciulle? Ma quanto ancora ci facciamo intenerire da questi

infinitamente teneri batuffoli di pelo, secondi per inoffensività solo agli agnelli?

Tanto, ma tanto tanto. (Fobie a parte)

E qual’è il periodo dell’anno che più di ogni altro richiama alla loro figura?

Ma questo.

 

Collage di Picnik

 

Per le vetrine dei negozi è tutto un pullulare di fiori, uova e  romantici coniglietti .

Io passeggio per le vie del centro con gli occhi incollati a bearmi dei vari allestimenti, mentre purtroppo,

ogni tanto nel cielo sopra di noi, rombi di aerei militari in missione di guerra, squarciano l’aria

rovinando tutto, e allora il cuore smette di svolazzare.

C’è anche chi allestisce la propria casa in attesa della Santa Pasqua,

così come si fa per il Natale.

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A dire il vero, questa tenera coniglietta, è una creazione della scorsa estate.

Ispirata dal paesaggio toscano in cui mi trovavo in vacanza,

me la sono letteralmente disegnata nella mente in quel di  Pienza.

E qui sottolineo quanto sia importante essere circondata da un paesaggio che ispira.

A volte penso: se abitassi in un paesaggio diverso, carico di atmosfera,

quante cose belle creerei….penso ne uscirebbe un libro…

Infatti al ritorno, mi si è spento il cervello.

 

DSC_0586 DSC_0588 - Copia

 

Ho fatto appena in tempo a disegnarne il cartamodello per crearne il

prototipo, fotografarlo e…chiuderlo in scatola per poi dimenticarlo.

 

 

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Ho cercato di darle una forma un po’ più umanizzata, un aspetto diverso dal solito

(benchè loro siano perfetti così come sono) senza però allontanarmi troppo dalla

somiglianza ad un coniglietto. Insomma, mi sono sforzata di interpretarla

davvero a modo mio.

 

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Essendo un prototipo ha bisogno di correzioni e qual’ora dovessi esserne abbastanza

soddisfatta, potrei anche decidere di metterne in vendita il cartamodello. Potrei. Mah!

 

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Non so se dalle immagini si coglie, ma è piuttosto piccola nelle dimensioni

e rivoltare e imbottire le sue braccine e gambine, mette a dura prova

la pazienza.

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Il mio giudizio: mi piace. Moltissimo.

Il vostro? Lo conosco: siete talmente tutte tanto carine e gentili

che anche se non vi piacesse davvero o non fosse il vostro genere

(ed è normalissimo e giustissimo) mi riempireste sempre e comunque del

vostro incredibile affetto.

Alla prossima.

lunedì 21 marzo 2011

E’ primavera. Forse.

 

Ogni stagione ha i suoi colori. Per me la primavera è rosa.

E per voi?

Buona primavera a tutti

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sabato 19 marzo 2011

Voglia di colore, voglia di calore…

 

Benchè non senta ancora affatto la primavera nel cuore, fuori l’aria comincia

pian pianino ad intiepidirsi e i primi fiorellini cominciano a darci piccole

soddisfazioni. E io ho voglia di sentire il calore dei raggi del sole sulla pelle…

e ho voglia di circondarmi di colore….Così, ogni scatto è la scusa per cogliere

queste sensazioni, cercandole in casa mia.

E voi avete voglia di primavera?

C’è bisogno di chiederlo?

 

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Buon fine settimana a tutte.

domenica 13 marzo 2011

Kit portacucito

 

Non ho voglia di dire granchè.

C’è che quando il mondo è troppo scombussolato,

non ho la giusta pace dentro.

Qualcuno mi dice che somatizzo troppo, qualcun altro

ha le mie stesse angosce.

E’ dura la vita ragazze. E non lo è solo quando qualcosa ci tocca da vicino.

Non mi dite che non soffrite quando intorno c’è troppa sofferenza.

Perdonatemi, ma preferisco pubblicare solo immagini oggi, almeno

per non far dormire il blog;almeno finchè avrò voglia di farlo esistere.

 

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Chiaramente un kit portacucito tratto sempre da questo libro

 

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Doveva essere un post di dolci pensieri. Di profumo di primavera (anche se fuori fa freddo e piove)

del bellissimo compleanno della mia dolce Anna e di come siamo state bene insieme…

Rinvio a momento migliore. Comunque ringrazio la simpatica Lucia

per avermi voluto assegnare questo graditissimo premio

 

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(consigliandovi vivamente un giro sul suo blog)

che come mio solito, giro a tutte voi che mi fate visita. Bacioni.

mercoledì 2 marzo 2011

Mode e merletti

 

Bon. Preferisco non perdermi nelle solite elucubrazioni riguardo alla mia

assenza, che, pur essendo giustificata dalle solite questioni,

ahimè (ma quante volte dico ahimè?), in realtà diventa sempre meno giustificabile.

Ma io confido nel vostro buon cuore….e voi confidate nel fatto che io vi amo….

ahhhh quanto vi amo!!!!

Vi basta per non abbandonarmi?

Non so, ma se mi state leggendo in questo momento significa che ci siete…

e se ci siete…beccatevi il mio nuovo post.

Che siate blogger o no, girando per il web (che ultimamente ho letto da qualche

parte che tradotto letteralmente significa “tela grande quanto il mondo”, cavolo!)

avrete probabilmente cominciato a fare  col mouse quello che una volta

si diceva “zapping”  col telecomando (ma mi sa che si dice ancora). Un vero e

proprio saltellare maniacale da un blog all’altro.

 

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Quindi, è molto probabile

che vi siate fatte prendere il cuore e l’anima dagli stili di decor che imperversano

nella rete. Inutile elencarli. Tra l’altro fanno quasi tutti riferimento allo shabby nelle

varie declinazioni: chic, natural, etno, gustaviano, modern country….

Anche questa è moda, tendenza? Allora anche questa passerà. Anche questa stancherà,

verrà a nausea. Un giorno ne avremo fin sopra i capelli. Ma spero che sia un giorno

ancora lontano. Per ora ne sono matta. E’ una fase. Anche se dura da tanto. Diamoci la

mano gioie, siamo un’infinità. Sarà che ci riconosciamo tanto in questo stile….

così imperfetto, così equilibratamente romantico, così moderno nel suo essere antico

e di gran charme…

 

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Chiaro, si riflette in tutte le nostre cose, in tutte le nostre scelte. L’abbigliamento, l’arredamento,

la decorazione….E ubriacata da tanto melanconico immaginario (purtroppo diversissimo

dal mio reale paesaggio), e letteralmente affogata in un marasma di pizzi lazzi e smerlazzi,

mi sono  cimentata nella realizzazione di questi cuori.

 

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Qualcuno, se non proprio tutti ( e anche in coro!) potrebbe obiettare che c’è un

altro famoso blog dove se ne potevano ammirare, già da parecchio tempo, un numero

considerevoli di deliziosi esemplari.

 

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E io obietterò (e magari molte altre con me):

“ ma girls,  si può resistere sempre alle tentazioni?”

Sapete, io sono un persona fragile……

e di fronte ad una cosa che mi piace……mi rosicchio lungamente le unghie,….

gioco maniacalmente con i capelli,……mangio una marea di deliziose porcherie,….

non ci dormo la notte…..

Ok, direte voi: la descrizione di una sclerotica.

 

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Ok, dirò io: vi sbagliate. E’ amore.

Ed effettivamente gli innamorati sclerano.

E frequentemente sclerare può far sentire particolarmente ispirati.

(Notare che  molti famosi artisti del passato erano dei folli inguaribili)

 

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E allora via! Taglia di qui, cuci di là, arriccia di qua….

mi son sentita molto “Edward mani di forbice” in questi ultimi giorni,

 

edward 

 

ma lui è un artista triste, sfigato da non potersi dire. Mentre io paio tanto oca giuliva quando

realizzo qualcosa che desidero…..Figuriamoci se potessi realizzare davvero tutto quello che

mi frulla nella testa h24! Tres bien.

 

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(Ovvio, se non vi stordisco con diecimila immagini non sono soddisfatta.

No, è che non so mai quale scegliere…e così le butto giù tutte…

tanto….non penso che si schifi nessuno.

Magari la signora del suddetto blog… )

 

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Oh, sia chiaro però: non è che ci voleva chissà che per immaginarsi dei cuori del genere.

Anzi se proprio dobbiamo dirla tutta, chissà, oltre me, a quanti era già balenata l’idea.

Soprattutto noi che abbiamo  le mani che nuotano sempre in scatole stracolme di trine, bottoni,

nastri e chincaglierie da cucito…..

(che bello….)

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La faccenda è un’altra: è che spesso non ci decidiamo a fare una cosa fino a che non la

vediamo già bell’e fatta da qualcun’altro. E lì ci piglia la voglia matta. Sarà che ci

schiarisce di più l’idea, sarà che lo vediamo più delineato di quando è solo un’idea

…sarà…sarà…   E poi ci mettiamo del nostro. Il nostro estro.

 

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Ma io son strana.

Ho attraversato varie fasi del gusto nel corso della mia vita.(Mi fa paura

pensare a quante fasi attraverserò ancora…). Infatti ricordo di aver già

vissuto un periodo “very ribbon and lace”. Sarà stato più di quindici anni

fa se non ricordo male, epoca in cui avevo nella mia testolina un mondo

un po’ rococò. A questo hanno fatto seguito fasi di “transito”,  potrei definirle,

in cui ho alternato periodi in cui sarei stata capace di amare ed odiare un

oggetto nell’arco di una settimana. Il che si rifletteva sia su quello che mi

veniva donato che su quello che mi donavo.

 

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Poi è arrivata la fase del minimalismo (relativo). A lungo ho preferito tenere vuote le

pareti di casa da quadri o altro su mobili per paura di repentini pentimenti

e muri bucherellati inutilmente. ( Ehhh, vi sento chiaramente anche da qui,

sghignazzare per solidarietà, care le mie sorelle lunatiche come me).

 

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Ciò nonostante, ne conosco di donne “statiche” con la casa statica. Dunque,

la donna statica nel senso che intendo io è quel tipo di donna che pur essendo libera

da altri impegni è completamente incapace di non annoiarsi. Spesso la sua casa

è immobile. Ossia, entri adesso e ci ritorni tra trent’anni, non ha spostato o

cambiato una virgola. Una volta, non so com’è, sono stata capace di convincere

una signora a rivoluzionare casa sua, ferma agli anni ‘60. Ragazze che divertimento!

Faceva ciò che le dicevo io!

 

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Tutto ciò per dire che mi stancherò di nuovo e facilmente di questi pizzi, ma li riamerò

ancor più velocemente, grazie al web, mia croce e delizia, mia fonte ispiratrice di

creatività, mio grande istigatore di decorarredomania…e pensare che c’è chi si annoia!

Ma che lungo sto’ post!!! Pazienza girls, son stata zitta a lungo.

Kiss

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