sabato 18 luglio 2009

L’estate va….

Ma ci rendiamo conto che siamo già al 18 luglio?

Per nove lunghi mesi attendo questa stagione. Si, nove mesi, perchè per me, finito agosto, arrivederci. Praticamente una gravidanza. A giugno partorisco, o forse è meglio dire che vengo partorita io perchè sono io a nascere, anzi a rinascere.

Amo il sole e il suo calore, amo le giornate lunghe, il mare, l’aria leggera, le rondini che cantano, i vestiti leggeri, soprattutto quelli. Odio essere costretta ad imbacuccarmi e continuare a gelare nonostante sono imbacuccata. Devono esserci almeno 40° per dire che fa un po’ caldo, mentre gli altri si sciolgono come meduse spiaggiate. Infondo sono figlia dell’estate, nata ad agosto.

La luce entra prepotente dalle finestre e le cose acquistano un altro aspetto, gli oggetti vivono e ci sorridono anche loro….

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Sul balcone, lo stefanotis, dopo un intero anno di sola crescita verde, ha deciso di deliziarci finalmente di una piccola fioritura

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Il bianco è più brillante…..

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e poi il tocco del basilico nelle pietanze estive…………direi che si è capito, insomma.

Con l’estate mi aumenta la voglia di disegnare e dipingere e un viaggio può essere una grande ispirazione. Molti grandi artisti sono stati anche dei grandi viaggiatori, e ogni posto che visitavano arricchiva il loro stile personale. Famosi acquerellisti, riempivano blocchi di schizzi e appunti dei loro viaggi, al tempo in cui la macchina fotografica ancora non esisteva, ma quando anche questa fu scoperta, l’abitudine di riempire questi cosìdetti “carnet di viaggio” non è scomparsa, anzi. Ci sono addirittura degli interessantissimi viaggi organizzati, con tanto di maestro, per chi vuole provare a cimentarsi in quest’arte così affascinante

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Guardate questo video e ditemi se non vi viene voglia


Qualche anno fa, proposi a mio figlio di portare con sè in viaggio, una piccola attrezzatura adatta a realizzare un rustico esempio di diario di viaggio, giusto per stimolarlo a qualcosa di creativo. Questo fu il risultato…

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Fantastico, no?

L’acquerello è una tecnica che mi spaventa. E’ difficile, ti perdi. Allaghi i fogli. Anche se ben attrezzata, ogni volta che ci provo i risultati non mi convincono.

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Ma ho deciso di mettermi in gioco stavolta. Ci provo anch’io. Unico sacrificio sarà il peso dell’attrezzatura. Piccola, s’intende.

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Attaccherò, a scopo decorativo, questo piccolo acrilico su un semplice blocchetto Ikea

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e aggiungerò all’interno qualche carta di colore e materiale diverso per ottenere un effetto meno piatto

…….forse….chiaramente forse…………………………

perchè poi, conoscendomi, potrei non fare proprio un bel niente, ma l’idea mi gasa.

Si vedrà.

martedì 14 luglio 2009

Porta bustine profumate

Quando un lavoro lo ripeto troppe volte mi nausea, anzi, mi nausea già dalla seconda volta e poi lo prendo in antipatia, soprattutto quando si tratta di lavori poco scorrevoli come questi. Perchè, credetemi, sembrano facili….ma è meglio fare una Tilda che questi! Spero di non realizzarne più almeno per un anno. Indubbiamente così dò l’impressione di una che si scoccia subito….ma effettivamente è proprio così. A me, le cose,  piace farle una volta sola, giusto per vedere se mi riesce e come mi riesce, dopodichè voglio subito passare a sperimentare altro. Certo, lo so che il risultato rende, però….

tre vestine

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trio vestit

Ma poi ogni volta starsi ad inventare un ricamo diverso……a cominciare da quelli a silk ribbon:

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…..per finire a quelli con ricamo tradizionale:

 

vestitino celeste

vestit rosa

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Sono una brontolona? Ma no, è che scherzo un pò….in fondo se non amassi fare queste cose non le farei, no?

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Dimenticavo: sul retro, una semplice apertura nella gonnellina, permette l’inserimento di una bustina profumata per piccoli ambienti. Sennò a che servivano!?

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sabato 11 luglio 2009

Foto al museo

Vi piacerebbe finire al museo come è successo a me? Bene, non dovete far altro che andare su dumpr e seguire le indicazioni ( in inglese chiaramente), caricando un vostra foto dal computer, scegliendo quindi il tipo di museo e via. Attente, non tutto è free.

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sabato 4 luglio 2009

A rilento, ma non mi fermo.

Un bradipo. Si si, io. Quale animale mi rappresenta meglio in questo momento…    

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Va bene, ok , lo  ammetto, mi sono arenata . Non che me ne stia a poltrire, anzi. E’ che in estate si produce meno, i ritmi cambiano. Contrariamente a quanto ci si ripromette in inverno, e cioè che con la bella stagione il tempo libero lo passeremo a realizzare tante belle cose che sanno di mare o di vita all’aria aperta in generale. No, no, no. Questi dovevano essere i mesi  in cui avrei creato come minimo un paio di nuove borse, di cui una per il mare; delle nuove tovagliette americane a patchwork; avrei dovuto continuare il ricamo del cuscino floreale e del quadretto a punto croce in corso di cui a qualche post fa, ecc. ecc. Senza contare che bisognerebbe preoccuparsi per tempo di realizzare tutti i regali per il prossimo Natale. E sono tanti.                                                          

Natale?!?! Ma se siamo a luglio! E ma….il tempo è tiranno e da luglio a Natale è un soffio. No? A me basta guardare mio figlio. Solo ieri era un frugoletto che mi trotterellava  fra i piedi e in men che non si dica ci ha raggiunti in altezza ( non che ci volesse molto…) ed è arrivato alle superiori.

E comunque quelle che come noi amano produrre con le proprie mani, sanno perfettamente che non si è mai abbastanza in anticipo per preparare dei doni. Va beh, indubbiamente l’ho sparata lì, perchè poi lo so benissimo che proprio quelle come noi ( soprattutto quelle che vogliono mettere troppa carne al fuoco) si riducono sempre all’ultimo momento.

Comunque sia ho prodotto lo stesso qualcosa.

 

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E’ chiaro  che ormai i modelli di Tone finnanger spopolano nel web e quindi chi più, chi meno, con la differenza della fantasia delle stoffine, si è cimentata e ha proposto queste meraviglie ( che diciamo la verità, ci riempiono di soddisfazione e ci gonfiano la bocca di un godurioso “l’ho fatto io”). Ma è anche vero che se nel web, per noi navigatrici e bloggherine accanite, ormai si tratta di un MUST, realmente, in giro per le città (almeno da queste parti) sono ancora una novità assoluta. E quindi benvenga chi le propone per prima. Così è per  me, ma da un po’ di tempo anche per Mariella  del nogozio Pizzi e capricci a Mola, che  da neanche due mesi, mi commissiona qualche lavoro, dopo esserci conosciute per caso.

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Questi portariviste o porta quello che volete, volevo realizzarli da molto tempo, ma si sa che quando devi fare qualcosa per te, rimandi e rimandi, poi, quando sono gli altri a commissionarteli, li fai e pure velocemente. In questo caso, però, non mi son fatta sfuggire l’occasione di farne uno anche per me, quello con qualche rosellina quà e là. Abbinati a quelli che mi sono satti richiesti, e cioè quello a fantasia e quello panna con rose che ho ricamato chiaramente a mano, ci sono tre wall pouches, con foro sul retro per poterli appendere.

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