Magnifico! E’ stato davvero edificante leggere ogni vostro singolo commento al mio precedente post.
Non so come spiegare quanto sia importante per me conoscere le vostre considerazioni su certe cose.
Soprattutto perchè spesso mi pongo in maniera piuttosto brontolona nei confronti di certi lavori
che realizzo e non vorrei darvi la sensazione di una che non si accontenta mai.
Così, per caso, un giorno, butto lì un argomento che mi riguarda ed ecco intavolata una bellissima
discussione in cui scopro che più o meno siamo in parecchie a pensarla alla stessa maniera.
Comunque è divertente tutto ciò. Voglio dire, trovare un argomento e capire un po’ in giro come la si pensa.
Bhè, magari ho fatto la scoperta dell’acqua calda, però, forse è che ne sto prendendo atto solo ora.
Intanto la scorsa settimana sono stata alla Fiera del Levante, giunta quest’anno alla sua 74^ edizione. E’ questo un
appuntamento immancabile per noi baresi, che pur conoscendola a menadito (visto che son appunto 74 edizioni
che presenta sempre le stesse cose), non avendo niente di meglio da fare, ci rechiamo puntuali ogni anno
a renderci conto della situazione. Come quando si fa l’album delle figurine: ce l’ho…ce l’ho…..questo pure…..
questo l’ho preso tre anni fa… E poi usciamo con l’animo in pace, magari spulciando quà e la, esce sempre una
cosina che non avevi ancora preso.
E sì perchè con cadenza decennale, magari uno stand nuovo lo aprono pure. E menomale da qualche anno c’è
quello della Francia.
“Bello”, direte voi. Sì, giusto pochissimi espositori come questo. Per il resto tovaglie cerate a fantasia, salumi, spezie, caramelle e biscotti
a peso d’oro. E tutte le cose belle francesi che troviamo sul web o che portano in altre fiere? Va bè, va….
Ok, passiamo agli acquisti fatti:
Pantofoline marocchine (non sono il massimo della comodità, ma per dieci euro, mi piacciono comunque) e un bel pezzo di sapone
alla lavanda ambrata della Savonnerie Forte ( tre euro e 50 di buon profumo nel bagno). Diciamo che per quest’anno è andata bene.
Per poco non mi sono anche incontrata con Anna. Che rabbia!
Panico!!! Due giorni fa la mia piccola, ma insostituibile Brother ( voi direte “ eccome se la puoi sostituire!!! E’ na’ scarioletta!”)
ha deciso di farmi impazzire. Veramente è da quando l’ho comprata, cinque anni orsono, che fa le bizze….Mi son cantata da sola
“ Se ti perdo…non so che farei….ricorderò sempre ogni piccolo istante vissuto con te…” di Alan Sorrenti. Per poco non spaccavo qualcosa….
Per fortuna c’è lui, Bob l’aggiustatutto
che me l’ha letteralmente smontata pezzo pezzo e me l’ha rimontata “pezzo pezzo”
…….ehm…..veramente non so com’è….gli sono
avanzati due pezzi…..e siamo ancora lì che li guardiamo interrogativi…..
Per il momento funziona. Poi si vedrà.
Comunque ci tenevo a dire che ci ho provato anch’io a fare i mitici Cupcakes americani.
All’inizio non ero molto convinta di mostrare le foto, ma poi mi son detta “ma si va, la prossima volta verranno meglio e li
posterò di nuovo”.
Ok, l’impasto era quello giusto, a dir poco perfetto. A quattro giorni dalla realizzazione (tenuti in frigo) sono ancora
perfetti. La crema di copertura inizialmente era ok, ma ho fatto l’errore di lavorarla troppo quando ho aggiunto
il colorante e mi si è afflosciata. Non c’è stato verso di farla riprendere neanche dopo parecchio tempo in freezer.
Ritenta, sarai più fortunata. Però ci penso prima di ritentarci. Questi carinissimi dolcetti risultano essere eccessivamente costosi
in proporzione alla resa. Anche se non si direbbe.
Dopo avervi “tediato” (come dice sempre mio figlio Flavio il perfettino) con le mie chiacchiere ho un regalino per voi.
Magari arrivo un po’ in ritardo con la moda dei gufetti, ma a me è girato di farli ora. E così, in un mare di “little owls” in giro
per il web, ne ho disegnato uno tutto mio e chissà che non venga anche a voi la voglia di divertirvi a farne uno.
Tutorial gufetto by Atelier Lavanda (Little felt owl tutorial)
Vi serviranno dei feltri colorati, due bottoncini neri, zig zag colorato a piacere ma in tinta con i feltri scelti, nastrino a piacere,
paillets, filo moulinè , colla a caldo e ovattina da imbottitura. Ricavate i seguenti pezzi dal cartamodello
Applicate con colla calda lo zig zag sul petto del gufo. Con pochissima colla solo al centro del corpo, fissate il petto.
Incollate anche il becco e con il moulinè a due fili bloccate il petto al corpo cucendo tutt’intorno con un semplice sopraggitto.
Fissate i bottoncini sui due pezzi dell’occhio con ago e filo e poi con del moulinè a contrasto fissate i due pezzi di feltro fra loro
con il sopraggitto.
Con una filza segnate con il moulinè a due fili, delle venature sulle ali. Infine incollate tre paillets.
Con ago e filo semplice bianco, bloccate gli occhi tutt’intorno con piccoli punti, prendendo anche il pezzo del corpo e fermando sotto gli occhi
anche la parte alta delle ali. Ora unite i due pezzi del corpo fra loro con un punto festone, bloccando anche le zampette fra i due strati.
Arrivati sulla testa inserite anche il pezzettino di nastro piegato in due e fissatelo proseguendo con il punto festone. Prima di chiudere tutto
inserite dell’ovatta da imbottitura ( senza far scoppiare il povero volatile) e quindi chiudete.
Ora potete incollare la parte bassa delle ali al corpo.
Fatto!
Bacetti. Titti