Ma ci rendiamo conto che siamo già al 18 luglio?
Per nove lunghi mesi attendo questa stagione. Si, nove mesi, perchè per me, finito agosto, arrivederci. Praticamente una gravidanza. A giugno partorisco, o forse è meglio dire che vengo partorita io perchè sono io a nascere, anzi a rinascere.
Amo il sole e il suo calore, amo le giornate lunghe, il mare, l’aria leggera, le rondini che cantano, i vestiti leggeri, soprattutto quelli. Odio essere costretta ad imbacuccarmi e continuare a gelare nonostante sono imbacuccata. Devono esserci almeno 40° per dire che fa un po’ caldo, mentre gli altri si sciolgono come meduse spiaggiate. Infondo sono figlia dell’estate, nata ad agosto.
La luce entra prepotente dalle finestre e le cose acquistano un altro aspetto, gli oggetti vivono e ci sorridono anche loro….
Sul balcone, lo stefanotis, dopo un intero anno di sola crescita verde, ha deciso di deliziarci finalmente di una piccola fioritura
Il bianco è più brillante…..
e poi il tocco del basilico nelle pietanze estive…………direi che si è capito, insomma.
Con l’estate mi aumenta la voglia di disegnare e dipingere e un viaggio può essere una grande ispirazione. Molti grandi artisti sono stati anche dei grandi viaggiatori, e ogni posto che visitavano arricchiva il loro stile personale. Famosi acquerellisti, riempivano blocchi di schizzi e appunti dei loro viaggi, al tempo in cui la macchina fotografica ancora non esisteva, ma quando anche questa fu scoperta, l’abitudine di riempire questi cosìdetti “carnet di viaggio” non è scomparsa, anzi. Ci sono addirittura degli interessantissimi viaggi organizzati, con tanto di maestro, per chi vuole provare a cimentarsi in quest’arte così affascinante
Guardate questo video e ditemi se non vi viene voglia
Qualche anno fa, proposi a mio figlio di portare con sè in viaggio, una piccola attrezzatura adatta a realizzare un rustico esempio di diario di viaggio, giusto per stimolarlo a qualcosa di creativo. Questo fu il risultato…
Fantastico, no?
L’acquerello è una tecnica che mi spaventa. E’ difficile, ti perdi. Allaghi i fogli. Anche se ben attrezzata, ogni volta che ci provo i risultati non mi convincono.
Ma ho deciso di mettermi in gioco stavolta. Ci provo anch’io. Unico sacrificio sarà il peso dell’attrezzatura. Piccola, s’intende.
Attaccherò, a scopo decorativo, questo piccolo acrilico su un semplice blocchetto Ikea
e aggiungerò all’interno qualche carta di colore e materiale diverso per ottenere un effetto meno piatto
…….forse….chiaramente forse…………………………
perchè poi, conoscendomi, potrei non fare proprio un bel niente, ma l’idea mi gasa.
Si vedrà.